Il Resto del Carlino - La Righi rientra dall’Olanda

Righi srl, l'azienda reggiana leader nella produzione e distribuzione surgelata è stata ceduta dalla multinazionale olandese Royal Wessanen aun gruppo di manager italiani guidati da Marco Barbieri e Andrea Melioli. Barbieri, in Righi dal 1995, presiederà il nuovo cda e manterrà l'incarico di direttore commerciale e marketing. Melioli, manager con consolidata esperienza nel settore food (Barilla, Fiorucci, Greci) sarà vice presidente e amministratore delegato. Assieme a loro altri manager di Righi, figure chiave dell'azienda nell'area commerciale.

Fondata da Leonardo Righi agli inizi degli anni 80 come laboratorio artigianale per produrre l'erbazzone emiliano, l'azienda è progressivamente cresciuta negli anni e la sua produzione si è evoluta da un prodotto regionale a una offerta di prodotti più ampia che potesse incontrare i gusti di diverse regioni italiane.

Dagli anni 90 Righi assume carattere industriale, distribuisce i suoi prodotti in tutte le insegne della Gdo e presso i principali operatori del canale HO.RE.CA. Di tutta Italia. Nel 2009 la società ha realizzato una fatturato di circa 10 milioni di euro. Leader di mercato nel segmento delle torte salate con una quota di circa 70% (fonte: dati IRI AT luglio 2009) il portafoglio d'offerta di Righi è oggi composto da erbazzone, torte salate con diversi tipi di farcitura, antipastini e snack, oltre ad alcune specialità dell'Emilia Romagna come gnocco, tigelle, cappelletti e tortelli; completano l'offerta alcune linee di prodotto commercializzato.

Nel 2005 l'azienda era stata ceduta alla quotata Royal Wessanen nv, azienda specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di specialità alimentari in Europa e America; nel 2009 la casa madre ha incluso Righi tra i marchi da dismettere in seguito a un piano di ristrutturazione dell'interno comparto del surgelato.

«Per noi - scrive Righi srl - era importante che l'azienda potesse rimanere a Reggio - afferma Marco Barbieri, presidente della società - poiché la cultura del territorio è sempre stata una risorsa fondamentale per l'azienda che ha influenzato le sue attività di mercato e il processo di sviluppo prodotti. In questo senso intendiamo recuperare nello spirito imprenditoriale che ha sempre caratterizzato e contraddistinto la società negli anni del suo sviluppo».

«Il piano di rilancio si fonda su alcune linee di intervento - dichiara l'amministratore delegato Melioli - crescita nei segmenti di prodotto tradizionale, di produzione interna, mediante una strategia di penetrazione commerciale su diversi canali di vendita; innovazione di prodotto e di servizio con riferimento ai diversi segmenti di domanda, sia con prodotti propri che commercializzati; efficienza industriale e generale d'azienda.

Le attività di sviluppo all'esterno, e uno dei nostri obbiettivi, verranno avviate progressivamente nei prossimi mesi. L'operazione è stata in parte finanziata da due istituti bancari locali, Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banca di Cavola e Sassuolo.

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