La Repubblica - La pizza surgelata è anche italiana

Milano - Il brindisi è previsto per l'8 settembre presso lo stabilimento Roncadin di mendune, vicino Pordenone. E i protagonisti giurano che saranno versati fiumi di Prosecco per battezzare la "grande alleanza" della pizza surgelata mada in Italy.

Non si erano mai viste sei aziende del Bel Paese collaborare d'amore e d'accordo per un progetto commerciale e di marketing rigorosamente tricolore. L'obiettivo: vendere tre milioni di pizze di alta qualità nel 2010 e almeno 5 milioni nel 2011. Ma anche arginare lo strapotere di Cameo, il colosso tedesco della pizza surgelata che cotnrolla un quarto del mercato europeo del settore.

La stessa cameo che negli ultimi due anni si è affermata prepotentemente sulle tavole degli italiani con la linea cameo Ristorante fino a vendere oltre 20 milioni di pezzi.

La ricetta che sarà presentata a Mendune è genuina. Mettete assieme quattro grandi firme della gastronomia: Auricchio per il formaggio; Beretta per il prosciutto cotto; Nostromo che s'identifica con il tonno e la Wuber di Bergamo che indica la via italiana al wurstel.

A questo punto aggiungete due ingredienti fondamentali. A cominciare dalla Roncadin che vanta una nuova tecnologia brevettata per produrre nello stabilimento di Mendune pizze croccanti con il bordo rialzato e il centro sottile.

E senza dimenticare la Righi di Reggio Emilia che, oltre a produrre in proprio snack e torte salate surgelate, curerà la commercializzazione del prodotto presso la grande distribuzione.

Quanto al marchio del nuovo prodotto (Pizza, le Firme del Gusto) rappresenta una seconda scommessa. Perchè "le Firme del Gusto" sarà accompagnata ad esempio dal logo Auricchio per la Pizza al Provolone. Mentre ci sarà anche il brand Beretta per la Pizza al prosciutto Cotto.

Stessa musica per il tonno (Nostromo) e per il Wurstel (Wuber). Ma non basta. Perché in alto a sinistra della confezione, c'è anche la firma di Righi. C'è da chiudersi, però, se tutta questa inflazione di marchi non rischi di disorientare i clienti.

Dario Roncadin, 31 anni, fresco del riacquisto dell'azienda di famiglia, è convinto di no. Spiega: "Noi siamo un'impresa giovane che punta su un prodotto di qualità cotto su forno a legna grazie ad una tecnologia brevettata. Fin'ora abbiamo lavorato per i marchi commerciali della grande distribuzione. Addesso abbiamo un nostro brand che è le "Firme del Gusto". 

Quanto al coinvolgimento delle grandi firme della gastronomia, Roncadin non ha dubbi: "Si tratta di una garanzia in più per i clienti e di una valorizzaizone delle eccellenze del made in Italy".

Riguardo al futuro, Roncadin ha le idee molto chiare. Dice: "La strada delle alleanze è appena iniziata. Ad esempio stiamo trattando con Bertolli per proporre al mercato una focaccia bianca bianca all'olio d'oliva extravergine. Poi si vedrà".

Per il momento, infatti, il gruppo friulano vuole rafforzarsi sulle tavole del Bel Paese: "In Italia si consumano 219 milioni di pizze surgelate. E noi vogliamo crescere soprattutto nel segmento più alto del settore".

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