Gazzetta di Reggio - Parla reggiano la pizza surgelata che sarà distribuita in tutta Italia

Grazie al "matrimonio" tra Righi Gastronomia e l'Industria Roncadin di Pordenone.

Meduno (Pn). parla il dialetto reggiano la nuova pizza surgelata italiana. Merito della Righi gastronomia di via Monti Urali che, dopo aver lanciato lo storico erbazzone e le tortine salate, cura la distribuzione del piatto nostrano che recupera ora la sua tradizione naizonale.

Fino ad ora, a portarne la stragande maggioranza sulle nostre tavole era un'azienda che si trova nella zona Est di Berlino, in germania. Anche gli ingredienti, di conseguenza, avevano un po' i profumi del centro-nord Europa. D'ora in poi la pizza surgelata vestirà invece in pieno il tricolore.

Il verde lo porta Righi con il proprio nome nell'angolo superiore di sinistra delle confezioni che, da metà mese, troveremo sugli scaffali della grande distribuzione lungo tutta la penisola. Il grosso lo mettono quattro grandi marchi della gastronomia nazionale che rispondono ai nomi di Auricchio (formaggio provolone), beretta (salumi confezionati) Nostromo (tonno sotto'olio).

Il bianco della pasta lo compone infine uno specialista di Meduno di Pordenone, la Roncadin. Un friulano (papà Edoardo, il filio dario e le du figlie) che ha fatto fortuna in Germania con il gelato e altri alimenti e che ora produrrà milioni di confezioni di pizza surgelata per il mercato di casa nostra.

La produzione è sì industriale ma conserva la manualità artigianale di un tempo; il centro sottile, il bordo rialzato e la cottura avviene con un forno a legna. É dunque un ritorno in patria, la riappropriazione di una miscela di ingredienti e sapori d'alta qualità: la pizza italiana torna agli italiani.

La linea nasce con il marchio "Le firme del gusto" e va a collocarsi nel top di gamma. Il "matrimonio" fra la Roncadin e la Righi è stato celebrato (simbolica anche la data: 09/09/09 nello stabilimento di Pordenone con la benedizione dei rappresentanti delle istituzioni territoriali (il vice presidente della regione, il sindaco e altre autorità) ed ha avuto per testimoni i vertici aziednali dei quattro spacialisti della farcitura.

In particolare Alberto Auricchio, a.d. dell'omonima azienda casearia; Vittorio Beretta, presidente del salumificio e per conto della Wuber; Roberto Sassoni per la Nostromo. Fra gli invitati Sandra Pirani della Coop Italia, esponenti di Conad, Bo Frost e altri specialisti del settore.

A pronunciare il "sì" per la Righi l'amministratore deleato Marco Guidi, il direttore vendite Marco Barbieri, oltre a Rita Bonazzi, Daniele Iotti ed altri operatori dell'impresa reggiana che sarà coinvolta in pieno con la sua collaudata rete distributiva.

Le premesse perchè questa operazione di co-marketing abbia successo ci sono tutte: sulla tavola arrivano pizze decisamente gustose.

Il Progetto
Tre milioni di confezioni
Meduno (Pn). "L'idea - racconta Marco Barbieri direttore marketing e vendite della Righi - è nata pochi mesi fa alla Fiera di Rimini e con Dario Roncadin c'è stata subito piena intesa".

L'idea è quella di offrire una pizza di alta qualità "veramente" italiana. "Cia siamo posti l'obiettivo di 3 milioni di pezzi nel 2010 ma penso che arriveremo già a questo traguardo entro fine del 2009. Abbiamo saltato le ferie ma i risultati sono sorprendenti e gli ordinativi vanno oltre le previsioni.

La nostra sfida è con la concorrenza tedesca. Non si era mai vista una simile concentrazione di brand italiani d'elite. Il compito della Righi sarà quello di distribuire e affermare su tutto il territorio un simbolo del "made in Italy" e non è escluso che questo diventi solo il primo passo verso nuovi progetti futuri".

Barbieri non si sbilancia ma fra le righe affiora l'idea che oltre ai brand impegnati nelle "firme dle gusto" possano essere coinvolte altre primizie italiane (ad esempio l'olio Bertolli per una inedita focaccia).

La Righi per il momento è impegnata nel tassello della distribuzione.

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